Chiesa di 
San Giovanni Calibita. 
Interno




San Giovanni Calibita


San Giovanni Calibita era stato un giovane monaco acemeta, morto a 24 anni, nel VI secolo. Nel sarcofago sotto l’altare maggiore si conservano le sue reliquie insieme a quelle dei martiri di Porto (Ippolito, Ercolano e Taurino) e dei martiri Persiani (Mario, Marta e i loro figli Audiface e Abaco).
Di origine antichissima la Chiesa di San Giovanni Calibita viene indicata anche con i nomi di “San Giovanni Battista”, “San Giovanni de Insula”, “de Licaonia”, ed era edificata sui resti del tempio di Giove di fronte alla Chiesa dei Santi Esuperanzio e Sabino.
Distrutta dai soldati di Genserico, venne riedificata nel 464 da Pietro, Vescovo di Porto, sotto la cui giurisdizione era l’Isola Tiberina.
Dai recenti scavi archeologici eseguiti (Gennaio-Giugno 1994) nel cortile limitrofo alla Chiesa di San Giovanni Calibita sono emersi i resti dell’antica Chiesa di San Giovanni Battista.

Resti medievali dell’antica Chiesa
di San Giovanni Battista. 
Si tratta di due ambienti absidati e limitrofi
sui quali è stata edificata l’attuale Chiesa