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A) Il flusso del Tevere B) Gli interventi nel ramo destro C) Gli interventi nel ramo sinistro D) Le immagini della costruzione |
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| A) IL FLUSSO DEL TEVERE Regolarizzare il flusso del Tevere nei due rami che abbracciano l'isola è sempre stato un problema di difficile soluzione. Come più dettagliatamente descritto nella monografia "I muraglioni", alla fine del 1800 per ottenere tale scopo si propose addirittura di eliminare l'isola stessa mediante il completo interramento del
ramo sinistro durante i lavori di costruzione dei
muraglioni. Fortunatamente l'isola sopravvisse ma il
ramo sinistro mantenne la tendenza ad interrarsi per la
ridotta velocità dell'acqua. Tale fenomeno fu
accentuato da un errore progettuale commesso durante la
costruzione dei muraglioni quando il ramo destro
fu progettato più largo del sinistro (70m
contro 60m); per realizzare ciò furono demolite
le piccole arcate laterali di Ponte Cestio (fig.A1) e
ricostruite della stessa larghezza di quella centrale
(lo stesso arco centrale fu a sua volta smontato e
ricostruito in quanto divenuto pericolante durante i
lavori). (fig.A2)La squilibrata distribuzione delle portate l'acqua nei due rami del fiume causò l'interramento del ramo sinistro per scarsità di flusso, e nel ramo destro il crollo di un tratto dei muraglioni appena realizzati, scalzati dall'eccessiva portata (1900). B) GLI INTERVENTI NEL RAMO DESTRO Il problema fu
affrontato e risolto dall'ing. Luigi Cozza che
ristabilì l'equilibrio tra i due rami del fiume
riducendo la portata nel ramo destro con la
costruzione delle due "briglie" sotto gli archi
laterali di Ponte Cestio e di una soglia sotto l'arco
centrale (fig.B1), quest'ultima anche con lo scopo di
limitare l'effetto di dragaggio (erosione) del fondo
del fiume. Le "briglie" sono tuttora visibili nella posizione originale, mentre nel 1994 la soglia è stata spostata più a valle (fig.B2) dove crea la caratteristica cascata (v. D1). C) GLI INTERVENTI NEL RAMO SINISTRO Anche nel ramo sinistro fu creata una soglia, sempre con lo scopo di bilanciare i flussi delle acque, a monte del Ponte Fabricio presso Ponte Garibaldi. (fig.C1; v. anche B1 e B2) Tuttavia la
necessità di ottimizzare la funzionalità
delle soglie per le varie condizioni di flusso del
Tevere che, a dispetto della sua lunghezza, ha un
regime piuttosto variabile e di tipo torrentizio, ha
portato alla realizzazione di un progetto complessivo
consistente nello spostamento della soglia sul ramo
destro, come detto sopra, a valle di ponte Cestio, e
nella sostituzione della soglia fissa presente nel
ramo sinistro con una di altezza variabile.L'intervento è stato portato avanti in più riprese nell'arco di vari anni; nel 2003 è stata intrapresa la fase finale con la realizzazione della soglia mobile e la conclusione del progetto. La presenza delle soglie, indispensabili anche per limitare l'erosione del fondo del fiume, impedisce la navigabilità del fiume intorno all'isola: è questo il prezzo da pagare alla risoluzione dei problemi idraulici del Tevere all'isola Tiberina. D) LE IMMAGINI DELLA COSTRUZIONE |
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