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Lo scopo del presente studio è di mettere ordine
alle molteplici informazioni sull’argomento contenute in
un gran numero di pubblicazioni: cercheremo di farlo alla
luce di ulteriori documenti raccolti recentemente, alcuni
dei quali inediti.
Il completamento della Sala Assunta si colloca all'inizio
del XVIII secolo, durante il pontificato di Clemente XI,
Gian Francesco Albani, che fu papa dal 23 novembre 1700 al
19 marzo 1721.
LE FONTI
Riportiamo qui di seguito i testi dei documenti su
cui ci basiamo per la nostra analisi:
A) |
Visita apostolica
1699 |
|
Accanto al Chiostro del
Convento e a mano sinistra, entrando dal Portone
del medesimo è situato l'Ospedale, che non
è compreso nella clausura [...]; consiste
questo di una grande sala a piano terra,
però sollevata, e ben asciutta fatta a
volta, con alcune pitture adornata; ha tre porte
[...]. La terza porta è nel chiostro e di
rimpetto a questa v'è eretto nel medesimo
Ospedale un Altare ben adornato, dove si celebra
ogni giorno [...] la santa messa [...] |
B) |
Francesco Valesio:
"Diario di Roma" 1700-1742 |
B1 |
Febbraio 1702
Martedì 28. Alle 22 hore S. Santità,
servito in carrozza dalli cardinali, si
portò all'ospedale de' padri Benfratelli,
dove servì a quelli ammalati, havendo udite
le confessioni d'alcuno e lasciati diversi buoni
ordini per quell'ospedale e distribuì a
ciascheduno di quelli una medaglia d'argento con
la benedizione in articulo mortis. |
B2 |
Febbraio 1705
Martedì 24. Festa dell'apostolo Mattia. S.
Santità questa mattina, servito in carrozza
dalli cardinali Rubini e Ottoboni, si portò
alla basilica di S. Maria Maggiore, dove si venera
il corpo di quel santo apostolo e di lì
passò all'ospedale de' padri
Fatebenefratelli, dove con grande
esemplarità servì gli ammalati di
quell'ospedale". |
B3 |
Agosto 1705
Venerdì 14. Havendo gli padri de' Fate ben
fratelli a S. Bartolomeo all'Isola intenzione
d'accrescere d'altrettanta fabbrica il loro
ospedale per farvi l'aggiunta d'altri cinquanta
letti per servizio de gl'infermi, havendoli donato
S. Beatitudine il sito, hanno posto fuori
notificazione per invitare gli fedeli a concorrere
con elemosine ad opera così pia". |
C) |
Fra Tommaso Mongai
(Priore dell'ospedale FBF di Firenze): "note di
cronaca dal 1692" - Archivio Storico Comunale di
Firenze |
C1 |
28 febbraio 1702
Successe al defunto Innocenzo Clemente XI d'Urbino
della famiglia Albani, e l'ultimo giorno del
Carnevale dell'anno 1702 andò al Nostro
Spedale con tutta la Sua Corte a ore 22 a servire
gl'Infermi e dispensare la cena a' medesimi, e
concesse al nostro Spedale la Piazzetta che resta
dietro lo Spedale, acciò potesse la
Religione stendere la fabbrica del medesimo. |
C2 |
24 febbraio 1705
Del 1705 pure dell'ultimo giorno di Carnevale
andò e mandò il pranzo per
gl'Infermi, gli servì, diede a tutti una
medaglia di argento con la Benedizione, fece
alcune grazie, discorrendo familiarmente col
nostro Padre Rev.mo Generale Bonelli suddetto
sempre che vi stette, finalmente ammettendo tutti
i Religiosi al bacio del piede, si partì. |
D) |
Raffaele Meyer
"Cenni biografici dei Superiori Generali
dell'Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio
(Fatebenefratelli)" , Tip. Vaticana, Roma - 1925 |
|
pag.66
Clemente XI [...] si degnò visitare in
persona l'ospedale del Calibita. I Religiosi, a
memoria di un tal'onore e favore, ne fecero fare,
da un religioso francese, Fr. Gaspare de Palver,
un quadro rappresentante al naturale una sì
memoranda Visita (2). Questo quadro si trova
ancora nel Refettorio dei Religiosi in Roma.
Dietro codesto quadro si può leggere quanto
segue: "Fra Gaspar de Palver a Gratianopoli,
Religiosus S. Ioannis Dei professus pingebat, in
occasione quod Clemens XI, Pontifex Maximus, ex
nimia caritate motus pauperibus inservienti, ad
praefata religionis xenodochium se contulit, die
I martii 1702, Ad perpetuam rei memoriam
posuere"....
(nota 2): si consulti il Diario di Roma di quel
giorno |
E) |
Egilberto Martire
"L'isola della salute - dal tempio romano di
Esculapio all'ospedale di S.Giovanni di Dio" -
Rassegna Romana - Roma - 1934-XII |
E1 |
pag. 53
Un avvenimento ricordato anche da opere d'arte che
si conservano nelle case di Roma e di Milano
rendeva più illustre l'ospedale tiberino:
ad inaugurare un nuovo locale di esso, la Sala
Assunta, Clemente XI onorava di sua presenza la
sede romana della Ospitalità, il 1 marzo
1702. |
E2 |
pag. 54
E' riprodotta la foto del dipinto di cui al
successivo punto G2 con la seguente didascalia:
Il Papa Clemente XI visita l'Ospedale dell'Isola
il 1° marzo 1702
(da un quadro che si
conserva nel Convento Ospedale di Milano) |
F) |
Luigi Huetter e Renzo
Uberto Montini "S. Giovanni Calibita" -
Collana Le Chiese di Roma illustrate -
Marietti, Roma - 1962 |
|
pag. 76
"... ma l'esecuzione dell'opera scenografica
[...] va ristretta al primo biennio del
pontificato clementino, perché figurava
già in essere una tela di anonimo -
conservata presso i Fatebenefratelli di Milano e
quivi distrutta per bombardamento aereo nel 1943
(vedine la riproduzione in Russotto, op. cit.,
pag.55) - che rappresentava la visita compiuta
da Clemente XI all'ospedale tiberino il 1°
marzo 1702. [...] ... per due rampe
semicircolari di scala collocate a tergo
dell'altare, si accedeva ad un altro vastissimo
locale, di livello superiore, eseguito con le
elargizioni di papa Albani e da lui inaugurato
appunto nella ricordata visita del 1702." |
G) |
I quadri
Esistono infine 2 quadri raffiguranti la
visita di papa Clemente XI, che chiameremo
Quadro1 e Quadro2: |
G1 |
Quadro1 (v. fig.1)
Rappresenta il papa nel gesto di assistere
i malati in una corsia d'ospedale.
Tale quadro è conservato presso
l'ospedale di Roma
all'isola Tiberina e, restaurato nel 2006, si
trova tuttora nel Refettorio dei frati,
come indicato nel 1925 dal Meyer (v. rif D).
È stato quindi possibile per l'Autore,
grazie all'aiuto di Fra Magliozzi, procurarsi
un'immagine a colori del dipinto e soprattutto
verificare la scritta dietro al dipinto stesso
(fig.1a). |
G2 |
Quadro2 (v.fig.2)
Rappresenta il papa in visita alla sala Assunta
completa delle due rampe semicircolari e della
nuova sala sopraelevata.
Questo quadro, custodito presso il
Fatebenefratelli di Milano, è andato
distrutto nel bombardamenti del 1943. |
Inizio
pagina
L'ANALISI
Per maggior chiarezza useremo come riferimento
topografico, ove necessario, la planimetria dell'ospedale
riportata in fig.1 ed estratta dalla pianta di Roma del
Nolli del 1748 che, anche se successiva di qualche
decennio agli eventi che ci interessano, offre il pregio
di una eccezionale chiarezza.
Fino al XVII secolo l'ospedale si identificava con quella
che sarebbe diventata la Sala Assunta. Nella Visita
Apostolica del 1699 (v. rif.A) ne è indicato
l'ingresso a sinistra del Convento (fig.3-a). Con
riferimento alla situazione odierna, l'ingresso
dell'ospedale corrisponde all'attuale ingresso della
farmacia lato S.Bartolomeo mentre il corridoio di ingresso
del Convento è quello subito alla sinistra della
chiesa di S.Giovanni Calibita (fig.3-b) e ne costituiva un
tempo la navata sinistra.
La sala ospedaliera, leggermente rialzata dal piano
stradale, è descritta con soffitti a volta e adorna
di pitture; corrisponde quindi alla struttura ancora
visibile oggi, nonostante le profonde modifiche, della
Sala Assunta.
Oltre all'ingresso principale la sala aveva altre due
porte: una all'estremità opposta della sala
(visibile nella pianta del Falda del 1676 riportata in
fig.4) e una terza che ammetteva al chiostro quindi,
secondo la pianta del Nolli, a circa un terzo della
lunghezza della sala (fig.3-c). Di fronte a quest'ultima,
lungo la parete sinistra, era presente un altare
(fig.3-d).
Nel 1700 l'ospedale fu ristrutturato
dal Carapecchia e in tale occasione fu risistemata e
rinnovata la Sala Assunta, prima moderna corsia
ospedaliera con 50 posti letto individuali.
Il completamento della Sala Assunta, e quindi la sua
inaugurazione nelle forme note, conservatesi praticamente
immutate fino alle ristrutturazioni del XX secolo, viene
collocato al 28 Febbraio 1702, data della visita del papa
Clemente XI (confermato anche dai rif.B1 e C1).
Poiché la visita, come riportato dalle fonti,
avvenne alle ore 22, troveremo altrove indicata la data
del giorno successivo, 1 di Marzo, probabilmente
considerando che il cambio di data avveniva al tramonto
del sole. Tale avvenimento è rappresentato nel
Quadro1 (rif.G1) come confermato dalla scritta posta sul
retro a cura dei frati.
E' inoltre comunemente considerato che tale visita sia
raffigurata in un dipinto già custodito presso il
Fatebenefratelli di Milano e distrutto nel bombardamenti
del 1943 (v. rif. G2).
In esso, dietro al papa Clemente XI in visita
all'ospedale, è visibile, all'estremità
della sala, l'altare con l'immagine dell'Assunta a cui la
sala è dedicata, e dietro di esso due rampe
semicircolari di accesso ad un'altra sala sopraelevata.
Ma nella stessa fonte C1 è indicato che il papa, in
tale occasione, concesse la piazzetta dietro l'Ospedale,
(visibile anche essa nella pianta di fig.4) per
l'ampliamento dello stesso: si tratta proprio della sala
sopraelevata (la futura Sala Amici; v.fig.3-e), che quindi
non era ancora realizzata e non poteva essere
rappresentata nel quadro.
Questo comune errore deriva dalla mancata conoscenza della
seconda visita papale nel febbraio del 1705, avvenimento
testimoniato dalle fonti B e C (in particolare v. riff.B2
e C2) solo recentemente recuperate dall'Autore e da fra
Giuseppe Magliozzi (2005).
Il quadro si riferirebbe quindi, molto probabilmente, alla
seconda visita di Clemente XI, quella del 24 Febbraio 1705
quando le due scalinate semicircolari di accesso alla
seconda sala, che incorniciano l'altare dell'Assunta,
potevano essere già completate (fig.3-f).
Tuttavia il rif.B3 ci informa che nell'Agosto dello stesso
anno i padri del Fatebenefratelli invitarono i fedeli a
contribuire con elemosine per la costruzione della nuova
sala nell'area a tale scopo donata loro dal papa:
ciò significa che a quella data i lavori non erano
stati ancora completati, o almeno non lo erano quelli
relativi alla seconda sala.
Inoltre, ad un raffronto tra il dipinto e gli elementi
superstiti ancora visibili nella sala attuale (angeli,
drappeggio e, soprattutto, l'immagine dell'Assunta), si
notano notevoli differenze che portano a dubitare che il
quadro sia una riproduzione dal vero.
La conclusione più probabile è quindi che il
dipinto sia stato eseguito, sulla base del bozzetto del
progetto, prima dell'esecuzione dei lavori, come
ringraziamento per l'elargizione da parte del papa della
piazza nel 1702, ed esibito al pontefice in occasione
della sua seconda visita del 1705.
In conclusione la ristrutturazione della corsia principale
dell'Ospedale (la Sala Assunta propriamente detta) ad
opera del Carapecchia può quindi essere considerata
ultimata nei primissimi anni del 1700 mentre rimane
sconosciuta la data del suo completamento nella
configurazione finale con l'arco sorretto dagli angeli,
l'altare dell'Assunta, le rampe di accesso alla nuova sala
e la sala sopraelevata, che tuttavia non può che
collocarsi alcuni anni dopo il 1705.
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pagina
ALTRE
OSSERVAZIONI
Relativamente alle altre fonti, le notizie sopra riportate
sono quindi corrette fino al testo del Meyer (rif.D -
1925) che parla di "... un quadro rappresentante al
naturale ..." e "Questo quadro si trova ancora
nel Refettorio dei religiosi in Roma", due
affermazioni corrette che si riferiscono al Quadro1
(rif.G1). Il Meyer, tuttavia, ne riporta in modo errato il
nome dell'autore e la scritta sul retro.
Questo il vero testo (con relativa traduzione) verificato
sull'originale, tuttora collocato nel refettorio del
Fatebenefratelli:
Fra Gaspar David de Lahier a Gratianopoli
Religionis S. Ioannis Dei professus pingebat
in occasione quod
Clemens XI Pontifex Maximus ex Sua nimis
Charitate motus
Pauperibus inserviendi ad praefat[ae]
Religionis
Xenodochium se contulit die prima martii 1702
Ad perpetuam rei memoriam Patres posuere
|
Fra
Gaspar David de Lahier da Grenoble
professo dell'Ordine di S. Giovanni di Dio
dipingeva
nell'occasione in cui
Clemente XI Pontefice Massimo mosso dal Suo
smisurato Amore
di servire i Poveri si recò all'Ospedale
del suddetto Ordine nel giorno primo di marzo
1702
I Padri posero ad eterno ricordo
dell'avvenimento |
Il Martire (rif.E - 1934)
erroneamente riferisce tutti e due i quadri al
medesimo avvenimento del 1 marzo 1702.
Infine Huetter e Montini (rif.F - 1962) combinando la
data del 1702 riportata sul retro del Quadro1 e
l'immagine del Quadro2 in cui si vede l'arco della
Sala Assunta già completato e sullo sfondo le
due rampe semicircolari e la nuova sala, ne dedussero
che l'esecuzione della Sala Assunta andava "...
ristretta al primo biennio del pontificato
clementino ..."
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BIBLIOGRAFIA
E CONTRIBUTI
[1] Visita
apostolica 1699
[2] Francesco Valesio: "Diario di Roma
1700 - 1742" a cura di Gaetana
Scano - Longanesi - Milano, 1977-79
[3] Fra Tommaso Mongai (Priore
dell'ospedale FBF di Firenze): "note
di cronaca dal 1692" - Archivio
Storico Comunale di Firenze
[4] Raffaele Meyer "Cenni biografici
dei Superiori Generali dell'Ordine
Ospedaliero di S. Giovanni di Dio
(Fatebenefratelli) , Tip. Vaticana,
Roma - 1925
[5] Egilberto Martire "L'isola della
salute - dal tempio romano di
Esculapio all'ospedale di S.Giovanni
di Dio" - Rassegna Romana - Roma -
1934-XII
[6] Luigi Huetter e Renzo Uberto
Montini "S. Giovanni Calibita" -
Collana Le Chiese di Roma illustrate -
Marietti, Roma - 1962
[7] Bruno Leoni e Fra Giuseppe
Magliozzi - 2005
Immagini:
- 1 e 2 per gentile concessione
dell'ospedale Fatebenefratelli
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